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Lo studio del viso: il caso di Giada

Noi che lavoriamo per la bellezza siamo a contatto con stereotipi sempre in cambiamento. Ci arrivano dal mondo esterno messaggi e immagini che dobbiamo essere in grado di interpretare. Ogni viso nasconde almeno altri 2/3/5 immagini di se stesso. Quindi, per il?Medical Beauty Coordinator? il compito pi? impegnativo ? quello di saper individuare le modifiche ottimali, ricordandosi che ? sempre possibile cercare altre soluzioni, pur rispettando i tratti essenziali della personalit?.

La moda incide molto sulla tipologia dei trattamenti, molte volte i medici sono influenzati dalla tendenza del momento, alla quale si pu? aderire pi? o meno liberamente, ma bisogna fare molta attenzione perch? la moda cambia radicalmente almeno ogni 10 anni.?Il volto umano non ? una tela bianca sulla quale disegnare liberamente: l’aspetto finale sar? sempre la risultante delle fattezze originali ?viste attraverso? il trattamento medico sovrapposto.

Per progettare un ringiovanimento del volto o un cambiamento estetico di una zona, ? necessaria una approfondita analisi dei piani del viso – ovvero?delle sue proporzioni – utili a capire quanto siano esigue le fisionomie che rientrano in questi canoni.

Se prendiamo come esempio il volto di Giada, una paziente che si ? presentata presso il mio studio richiedendo un miglioramento estetico, mi sono chiesta cosa ci poteva essere che non andava in questo volto, a parte la reazione acneica e l’insano aspetto dei denti. L’ho analizzato col Metodo Smiller?, ed ho rilevato alcune incongruenze di asimmetria. Non dimentichiamo per? che molte persone hanno un fascino particolare proprio in virt? di una irregolarit? nel viso, cio? in contrasto con la ?divina proporzione? di cui parlo spesso per identificare quelle che sono le costanti geometriche in un viso che ci permettono di creare una bellezza “oggettiva”.

Il beauty coordinator deve quindi avere la capacit? di capire se esiste questo punto di forza nel volto del paziente, riconoscerlo ed evidenziarlo. Ho simulato una correzione, ma soprattutto ho cercato informazioni utili dallo stesso volto della paziente. Sapendo dalla neuro fisiologia che in ogni volto sono contenute importanti immagini alternative, ho scomposto e duplicato l’immagine ottenendo cos? altri volti di Giada, dai quali ho attinto informazioni preziose, successivamente messe in pratica. Ottenendo questo risultato.

finale

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